LA RIVALSA DEI PRODUCERS | SPUNTI DI RIFLESSIONE #13

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Aldilà di come sia andato il 2020, a livello musicale a mio parere è arrivata la consacrazione definitiva dei producers a livello italiano. E’ in realtà già da un po’ di anni che grazie al rap e alla trap questo sta accadendo. Prima che questi generi divenissero mainstream, del solito pop italiano difficilmente si conoscevano coloro che producevano le canzoni.

E’ diventato solo recentemente un fenomeno di inserire i producer come featuring nelle canzoni anche solo per dargli credito e visibilità del grande lavoro che svolgono. Oltre a ciò, hanno acquisito molta più visibilità grazie allo sviluppo estremo dei social. Anche qui, molti di più si sono lanciati in canzoni autoprodotte ed eseguite in autonomia oltre che appunto featuring, nel senso classico del termine, con artisti che producono e non.

I producers sono arrivati ad essere considerati tanto quanto gli artisti che interpretano il brano. Fino a qualche anno fa era impensabile ma credo sia giusto che gli sia dato il giusto credito per il lavoro svolto. Inoltre si aprono mille opportunità per questi artisti che possono esprimersi in nuovi modi e di conseguenza lavorare con più artisti. E’ sensazionale anche il fatto di come i producers siano arrivati a collaborare tra di loro creando nuovo materiale per i propri ascoltatori.

Esistevano già producer conosciuti in passato, penso in particolare a Dj Shablo, ma è un caso sporadico. Se devo pensare, ad oggi, a fare un elenco ne potrei suggerire a bizzeffe. Ne elencherò alcuni che nel 2020 sono stati protagonisti, ma ce ne sarebbero altri senza problemi (ormai sono tantissimi):

Bloody Vinyls Vol III – Tha Supreme, Young Miles, Low kidd e Slait

A parere mio uno dei migliori album rap/trap nel 2020. E’ ritornato finalmente Slait, dj e uno dei fondatori della Machete, con questo mix di canzoni, che si attendeva da anni e che come stile si potrebbe paragonare quasi ad un Machete Mixtape. La novità di questo nuovo album è rappresentata dal fatto che abbia collaborato stabilmente con altri 3 producers, ThaSupreme, Young Miles e Low Kidd, mentre i due precedenti lavori riguardavano solo lui in pianta stabile. Per l’occasione anche Slait ha spittato qualche barra e così hanno fatto gli altri producers in molti pezzi. Tha Supreme e Young Miles hanno pure collaborato con X-Factor e quest’ultimo ha pubblicato il suo album di debutto.

Sick Luke

Uno dei migliori produttori della scena che ha portato in auge la trap assieme a Charlie Charles. Quest’anno solita produzione con la Dark per “Dark Boys Club” dove ha portato produzioni come sempre impeccabili. Oltre a ciò varie collaborazioni sparse con Tedua, Izi, Kidd Keo, Nicola Siciliano, Gianni Bismark e la partecipazione nello stesso BV3.

Greg Willen

Uno degli ultimi “scoperti” ma sicuramente già maturo nelle sue produzioni. Come molti producers è emerso anche lui grazie ad una collaborazione continua, in questo caso con gli FSK che nel 2019 hanno spaccato la scena. Nel 2020 con “PADRE, FIGLIO E SPIRITO” si sono confermati dimostrando che la trap “violenta” attira ancora. Anche per lui collaborazione con BV3, oltre che ROSA CHEMICAL e segnalo anche la hit “Crema di Buccia” con chiello.

Chris Nolan

Producer fisso di Tedua e con il lavoro di Vita Vera non poteva essere certo lasciato indietro. I due collaborano da Orange County e hanno dimostrato cosa sanno fare. Chris Nolan ha poi collaborato nel singolo “Euforia” di Madame, AIELLO e Tedua, nell’Ep di Ensi e con Gianni Bismark.

Drillionaire

L’ultimo che mi sento di approfondire è Drillionaire, che potremmo definire come outsider. Non si è sentito molto parlare di lui ma quest’anno ha partecipato in album come “J” di Lazza, in “Elo” di Dref Gold, nello stesso “PADRE, FIGLIO E SPIRITO” ma soprattutto nell’album di debutto internazionale di “Sfera Ebbasta”. Non male per un “novellino”.

Tra quelli non citati ci sono Boss Doms e i suoi lavori con Achille Lauro, Pk e Mixer T con l’album di Gemitaiz, The Night Skinny con Mattoni l’anno scorso e qualche singolo quest’anno, Andry the Hitmaker con l’EP di Vegas Jones e altri vari singoli, 3D con l’album di Nayt, Bdope con l’album di ROSA CHEMICAL oltre che qualche altro singolo, STABBER, Strage, Frenetik&Orang3 ecc.

Ne ho sicuramente dimenticati ma il punto dell’articolo è mostrare come ormai si sia creato un movimento. “Spuntano” sempre più producers e questo significa sempre più nuova musica “fresca”. Oltre a ciò sembra un movimento unito. I vari producers collaborano tra di loro su diverse tracce influenzandosi reciprocamente per migliorarsi e migliorare le opere che compongono così da portare nuova musica, sempre più di qualità, nelle orecchie della gente.

Auspico che il 2021 innanzitutto ci riservi concerti, anche in maniera limitata, e porti però ad avere sempre più producers in circolazione così che nuovo materiale venga sfornato per poter assaporare questo pane chiamato Musica.

di Luca Montanari